Two Weeks In Italy 2024: Kenneth Brandt Racconta la sua Esperienza

Nella seconda decade di giugno romberanno i motori della Mille Miglia, una sorta di museo storico itinerante che mette in movimento auto d’epoca provenienti da tutto il mondo.

Ma c’è un altro giro in Italia che aveva già avviato i motori nell’aprile scorso. Erano quelli dei rover marziani che hanno caratterizzato le lezioni del docente americano Ken Brandt. Le ha condotte nelle scuole di diverse località italiane, appassionando gli studenti attraverso le missioni dedicate all’esplorazione della superficie del pianeta Marte. Il suo diario di viaggio è pubblicato qui.

Da quasi sei lustri i planetaristi statunitensi selezionati per le “Two weeks in Italy” sono i protagonisti di questa iniziativa nata nel nostro Paese che, solo da pochi anni, si sta svolgendo anche negli Stati Uniti (“A Week in the United States”) e in Germania (“A Week with the Society of the German-Speaking Planetariums”).

L’edizione italiana del prossimo anno celebrerà il suo primo trentennale. Nacque, come la Mille Miglia, proprio a Brescia. L’iniziativa è resa possibile dal sostegno finanziario dell’International Planetarium Society che rimborsa al docente le spese del volo aereo di andata e ritorno. Invece a carico dei planetari che ospitano il docente ci sono solo le spese dell’ospitalità (pasti e pernottamento per una persona) e il viaggio tra una località e quella successiva.

Quest’anno le lezioni di astronomia, in lingua inglese, si sono svolte nelle scuole di Perugia e Assisi e nei planetari di Amelia (Terni), Firenze, Ravenna, Lumezzane (Brescia), Rovigo e Padova. Il docente selezionato per l’edizione 2024, Kenneth Brandt, dirige il Robeson Planetarium and Science Center di Lumberton (North Carolina, USA).

Uno dei docenti del passato, Kevin Milani (Paulucci Planetarium, Hibbing, Minnesota) da un paio d’anni organizza dei webinar mensili per gli studenti ma aperti a tutti gli interessati. Ken Brandt ha raccontato in dettaglio la sua esperienza di insegnante in Italia. E’ preziosa, come quella del docente del 2023, per capire quali sono le diverse attività che coinvolgono i protagonisti delle “Weeks”. Le due relazioni sono pubblicate sulla pagina dedicata al progetto.

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