La fiaba come strumento per la divulgazione dell’astronomia

Per più di dieci anni sono stata curatrice delle attività educative della Fondazione Scienza e Tecnica di Firenze, e dal 2002, con l’inaugurazione del Planetario, ho accompagnato schiere di bambini e adulti sotto la cupola alla scoperta dei misteri del cielo, fra stelle e costellazioni, nebulose, pianeti erranti e fasi lunari. Ho condiviso col mio pubblico lo stupore di una volta celeste priva di inquinamento luminoso restituita magistralmente da un glorioso proiettore Zeiss ZKP2. Nel 2004, grazie alle richieste di visita arrivate dalle scuole dell’infanzia e primi anni delle primarie, abbiamo aperto le porte di questo luogo magico anche al pubblico dei piccolissimi.

Ma con quale strumento introdurre questi bambini così piccoli a quella straordinaria esperienza, quale il miglior modo per creare empatia e liberare le loro emozioni? Mi stava molto a cuore trovare un “tramite” efficace: in fondo, per quale ragione avrebbero dovuto fidarsi di me e ascoltare la mia lezione?
Ho cominciato così, un po’ per caso, a raccontare delle storie prima di avviare l’incontro vero e proprio. Inizialmente solo per incuriosire il pubblico, modellando volta per volta le storie alle caratteristiche dell’utenza, per prepararla a ciò che avrebbe visto grazie alla macchina planetario. Durante il corso dell’anno modificavo le mie storie nel rispetto del passaggio delle stagioni, così che fossero più aderenti al diverso aspetto del cielo notturno. Spinta dal consenso incontrato, ho ripreso i miti classici, li ho studiati, li ho rivisitati, talvolta aggiornati, e utilizzati come sfondo per parlare degli elementi astronomici. Attraverso i miei racconti lo spettatore, che fosse un bambino di tre anni, uno studente, un semplice curioso, è stato preso per mano e accompagnato in un mondo illustrato dove i personaggi delle costellazioni, i pianeti e gli dei dell’Olimpo interagiscono per spiegare le fasi lunari, le eclissi, il movimento dei pianeti intorno al Sole, come ci si orienta di notte guardando il cielo stellato e molto, molto altro.

Lontane, lontanissime, le stelle da sempre, raccontano storie. L’utilizzo della fiaba per la divulgazione dell’astronomia che potrebbe sembrare un’idea inusuale non lo è affatto: pensiamo ad Omero che nell’Iliade e nell’Odissea parla di alcune costellazioni e fa riferimento al loro mito.
La letteratura relativa all’astronomia destinata ai bambini, disponibile attualmente in commercio, è per lo più composta da raccolte di favole che presentano solo elementi fantastici, oppure da trattazioni del sistema solare e delle esplorazioni spaziali.
Riguardo ai miti e alla mitologia esiste una quantità di pubblicazioni pressoché infinita, con mille e mille versioni diverse della stessa storia.
Non ho però trovato del materiale che combinasse insieme contenuti scientifici con il mito classico. Nel contesto della divulgazione dell’astronomia, le mie fiabe rappresentano dunque un approccio nuovo: il ponte tra fantasia e scienza, tra antico e moderno. Amori, avventure, intrighi e dispetti di dei, semidei, uomini, donne e animali si giocano nel grande teatro di un cielo pieno di costellazioni, pianeti, asteroidi e galassie, dove la narrazione accompagna in modo divertente i giovani esploratori verso l’acquisizione di competenze che sarà poi possibile sviluppare e approfondire in percorsi didattici nella scuola o sotto la cupola di un planetario.

Nel 2023 è nato il progetto Favole tra le stelle. Avvalendosi del supporto delle favole astronomiche, il progetto porta nelle Scuole, nei Musei e nelle Biblioteche la divulgazione dell’astronomia in modo nuovo, fresco, interattivo e partecipativo.
Laura Saba

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Laura Saba lavora presso Fondazione Scienza e Tecnica – Planetario di Firenze. Durante il percorso universitario in Scienze Naturali si è appassionata alla didattica sperimentale e alle attività educative in contesti diversi. Ha creato e sviluppato laboratori didattici sia di scienze naturali che di astronomia, ha svolto e svolge attività educative inclusive. Per tanti anni ha accompagnato in Planetario bambini e ragazzi di tutte le età. Collabora come operatrice didattica volontaria nelle scuole, nei Musei, nei Planetari.
Ha pubblicato Favole sotto le stelle, Litografia ip, 2018; Favole tra le stelle, La Bancarella Editrice, 2023; scrive favole per la rivista Coelum Astronomia, rubrica AstroMiao, pubblicate a partire dal numero 261/2023.

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