Tutte le Lune dei Musei – Anno 2021: dalla Luna di Van Gogh a quella di Baldeweg

Quante sono le lune artistiche nelle stanze e nelle collezioni dei musei? E quando sono completamente assenti come si fa a parlare delle lune dipinte?

Ce lo suggerisce un curioso itinerario di arte e scienza. Se gli astri non sono raffigurati nelle opere esposte si possono comunque immaginare inventando degli inediti collegamenti. Sono descritti nelle “audioguide” che accompagnano il visitatore in un percorso sull’”Astronomia dipinta”. Ad esempio non sapremo mai se il pittore Giovanni Gerolamo Savoldo aveva immaginato una luce lunare in una delle sue opere, mentre è certo che l’ambientazione notturna del quadro attirò l’attenzione di un celebre curatore di mostre.

Infatti il dipinto venne scelto per una esposizione che comprendeva il famoso “Sentiero di notte in Provenza” di Van Gogh. Nell’opera il pittore olandese ha rappresentato non solo la Luna, ma anche i pianeti Venere e Mercurio. Non è invece nascosta la “luna tecnologica” che mette in risalto sotto una nuova luce l’allestimento che ha accolto la Vittoria Alata di Brescia dopo un lungo restauro. Si tratta di una sorgente luminosa artificiale, che porta il nome del nostro satellite, appositamente ideata per la statua bronzea “superstar” dell’area archeologica di Brescia.

Nella foto, una di quelle esposte nella mostra “Mirabili radici. Il sito Unesco di Brescia nelle fotografie di Alessandra Chemollo” allestita alla Poliambulanza di Brescia, la Vittoria Alata con il corpo illuminante che l’architetto spagnolo Baldeweg ha immaginato come una “luna”.

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