CONGRESSO DI PLANIT 2014
A Modena si è svolto il meeting annuale di PlanIt
Il XXIX Meeting di PlanIt, tenutosi a Modena il 12-13 aprile 2014, è stato ricco di interventi e nuove proposte che allargano gli orizzonti della nostra associazione.
Importante è stato il successo rivestito dai concorsi a premio, che hanno visto partecipare 15 concorrenti, tutti con lavori di notevole valore. La commissione dopo un’ardua valutazione per la scelta dei vincitori ha deciso di attribuire il “Premio Planit” ex-aequo a Claudio Bontempi per “Il coyote e le stelle” e Davide Zambonin per “Le lune del sistema solare”. Il premio “Parlare con le stelle” è andato invece a Emanuele Balboni, Simona Romaniello, Marco Brusa ed Eleonora Monge, di Infini.to-Planetario di Torino per “Il signor Palomar e il cielo”. Infine, il premio “Racconta la tua esperienza” ha visto vincitore Matteo Montemaggi, insegnate e astrofilo dell’Associazione Astronomica del Rubicone con “Portare l’Astronomia nelle scuole…”.
L’esperienza del prof. Montemaggi ha posto l’accento sull’importanza del ruolo svolto dal planetario quale supporto all’attività degli insegnanti, nel panorama deludente delle scelte riservate all’astronomia dal MIUR. E proprio su scuola e didattica sono stati centrati diversi interventi.
Vittorio Mascellani, del Planetario di Modena, ha parlato riguardo a: “I Planetari come strumento di
supporto e integrazione alla didattica dell’astronomia alla luce delle nuove Indicazioni Nazionali per il Curricolo nella scuola primaria e secondaria di primo grado”. Pietro Di Lorenzo, del Planetario di Caserta, ha presentato: "Il planetario come laboratorio di ricerca/azione per la sperimentazione didattica". Maria Assunta Pinotti, dell’Istituto comprensivo di Serramazzoni, ha raccontato la sua esperienza di docente: “Il Planetario a scuola: un contributo alla didattica delle scienze nella scuola secondaria di primo grado”. Mentre Gian Nicola Cabizza, del Planetario di Cagliari, ha presentato un’interessante proposta per la scuola superiore: “L’astronomia nella Divina Commedia”.
Molto interessante è stata l’esperienza “Two weeks in Italy”, un progetto che mette a concorso tra gli operatori di planetario statunitensi, membri dell’IPS, due settimane in Italia per svolgere lezioni in inglese per studenti italiani presso planetari e/o scuole. Il vincitore 2014, Dave Weinrich (Minnesota State University Planetarium, Moorhead, Minnesota), già presidente dell’International Planetarium Society, ha tenuto lezioni a Gorizia, Brescia e Assisi.
Oltre all’aspetto rivolto alle scuole alcuni intervenuti hanno esteso la loro presentazione al lavoro complessivo svolto nel proprio territorio e così Emanuele Balboni ha raccontato l’esperienza di Infini.to-Planetario di Torino. Luca di Bitonto e Abdelhalim El Hilali dell’Associazione “StarLight, un planetario… tra le dita” hanno parlato delle iniziative organizzate nel territorio perugino. Pierluigi Catizone ha presentato la scommessa del Planetario di Bari. Marco Cattelan, del Planetario di San Giovanni in Persiceto, ha puntato l’attenzione sul ruolo svolto dal Museo del Cielo e della Terra, basato sul volontariato.
L’importante ruolo divulgativo rivestito dai planetari è stato sottolineato da Laura Del Pennino, del Planetario di Modena, riportando l’esperienza svolta nelle domeniche per le famiglie. E da Simonetta Ercoli e Loris Ramponi, che hanno condiviso l’iniziativa “Alla scoperta dei tesori italiani con gli occhi al firmamento”, in Skype connection tra le città di Brescia, Assisi e Perugia.
Dario Tiveron ha invece presentato il suo progetto no-profit FDDB - The Fulldome Database.
Anche le ditte hanno messo in evidenza come l’aspetto divulgativo rivestito dal planetario sia importante e per questo tutti i prodotti presentati mostrano una costante evoluzione e un significativo miglioramento. Sono intervenuti a Modena George Aistov (direttore tecnico del Planetario di Kiev) e Marco Bosi di FulldomePRO, Glenn Smith di Sky-Skan Europe, Estelle Pacalon di RSA Cosmos, Marco Cosmacini di Skypoint e Matteo Di Bella di Auriga s.r.l. È intervenuto al meeting anche Steve Savage, il capo di Sky-Skan USA.
Per la prima volta si è svolto anche un workshop, incentrato sulla proiezione digitale. Marco Cosmacini (Skypoint) ha parlato di “Proiezione digitale e fulldome”, dando indicazioni su come dovrebbe essere scelto un sistema fulldome, mentre Dario Tiveron (Sky-Skan e Fulldome Database) con “Domemaster e produzione fulldome”, ha raccontato di come si realizzano filmati fulldome.
Infine, nell’ambito del meeting è stata ospitata la sezione “Fulldome festival”, alla sua quarta edizione. Sono stati presentati, oltre ai due filmati vincitori del premio PlanIt, anche “To Space and Back” e “Ancient Skies” (Sky-Skan), “Il cieco con gli occhi di stelle” (RSA Cosmos) e “Robot Explorers” (Evans&Sutherland).
S.E. e G.R.
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